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Presentazione Progetto

Aggiornamento: 15 mar 2022

1. Presentazione Progetto 2. La nostra Mission 3. Impatto del progetto sul territorio 4. Obiettivi raggiunti 5. Obiettivi futuri 6. Presentazione lavori necessari 7. Costi sostenuti

8. Conclusioni


PREFAZIONE

Ci presentiamo, i nostri nomi sono Francesco Carlo Maria Colnaghi e Basilio Fabrizio, creatori di questo progetto sociale. Francesco possiede un passato nel mondo del calcio giovanile e ilettantistico di un certo livello, sia come istruttore sia come dirigente; aver rivestito questi ruoli e fatto queste esperienze lo hanno portato, già da molto tempo, ad affermare che ad oggi il mondo del calcio è un pozzo avvelenato che ha perso tutto ciò che aveva di educativo e non rappresenta piu un luogo d’incontro per i giovani; tutto ciò è stato sostituito dal solo guadagno personale, annichilendo l'idea del gruppo unito e vincente. A conferma di ciò che stiamo scrivendo, c'è Basilio, che il mondo del calcio l’ha vissuto sin da bambino e, fino a qualche anno fa, giocando anche a grandi livelli, testimoniando che tutte le belle parole usate sono solo la facciata con la quale si nasconde la realtà delle cose.

Da qui nasce l'idea sviluppata in sinergia con le persone che man mano si sono appassionate a questo progetto, che abbiamo provveduto a descrivere di seguito.


1. Presentazione Progetto

‐Le origini-

Nel 2016 grazie ad un incontro con Don Paolo, Parroco della Chiesa "Natività Nostro Signore Gesù Cristo" di Roma, si è parlato di provare a creare una piccola squadra di calcio sfruttando il campetto della Chiesa stessa. Lui, con molto entusiasmo, ha acconsentito; poi, parlando anche con i 5 ragazzi che di raro scendevano giù al campo per provare a giocare, ho avuto modo di visionare il loro entusiasiamo che li ha spinti anch'essi a provarci. Siamo partiti in 5, oggi contiamo più di 100 persone tra atleti e staff.

Ma cos'è l'Atletico Nativity e perché nasce? L'Atletico Nativity nasce dal bisogno di riportare lo sport, in particolare il calcio, in modo accessibile a tutti. Sembra quasi impossibile da credere, ma oggi praticare una qualsiasi attività sportiva, comporta un costo non indifferente, il quale va a incidere sul budget familiare tanto da far spendere ingenti somme a molte famiglie, alimentate da false illusioni di avere un figlio campione, che gli possa sistemare la situazione economica. L'alternativa è quella di evitare di far praticare ai loro figli qualsiasi attività sportiva. Entrambe queste situazioni, sono estremamente nocive per la società e, di certo, i motivi e le ricadute sociali ed economiche sono ingenti.

L'Atletico Nativity è un progetto multistrato, studiato per creare un effetto a catena su tutta la

comunità che vi partecipa e non solo: quando iniziò il progetto, il campo era fatiscente e non si disponeva di molti fondi, nonostante ciò, attraverso iniziative benefiche - ad esempio vendendo torte sul sagrato della Chiesa, oppure richiedendo ad amici e conoscenti una donazione per comprare il materiale sportivo per gli allenamenti-, i ragazzi sono riusciti a riqualificare e ripulire il campo; questo ha fatto si, che, attraverso il passaparola tra i giovani, venivano inoltre richiesti contributi anche per cose più piccole - disegnare le linee del campo, o preparare le torte da vendere-. Giorno dopo giorno, molte realtà diverse hanno per un bene comune, che oggi esce dai confini dell'oratorio stesso; oltre a ciò, considerato che ad una squadra di calcio, non servono solo gli atleti e gli allenatori, con il tempo sono state aggiunte figure essenziali: dalla segretaria che si occupa della parte amministrativa, ai responsabili della parte social e le comunicazioni, fino agli addetti alla messa in sicurezza e alla sistemazione il campo.

L'Atletico Nativity è una squadra?

É molto più di una semplice squadra di calcio. L’Atletico è una Famiglia, un laboratorio sociale

che aiuta ad allontanare dalla strada i ragazzi, tenendoli lontano dalle brutte compagnie; è un

Club che permette a tutti di praticare uno sport in maniera sana, senza dissanguare economicamente o illudere nessuno; è uno Scopo, perché i ragazzi hanno degli obiettivi da raggiungere e molti di questi sono fuori dall'ambito sportivo; l’Atletico è anche un simulatore di vita perché, come nel calcio, dove esistono allenamenti, vittorie e sconfitte, questi esistono anche nella vita; è un Legame, perché vivere assieme un’esperienza ti unisce; è Solidarietà, quella delle persone che ci aiutano sempre per realizzare questo progetto, ognuno come può; è soprattutto Sacrificio, che viene tolto a se stessi per donarlo agli altri; è un Sogno, quello di voler cambiare il mondo attraverso la solidarietà tra le persone. Noi, nel nostro piccolo, stiamo riuscendo a lasciare un’eredità degna di tale nome. Per tutto quello elencato non si può considerare l'Atletico Nativity solo una squadra di calcio.


2. La nostra mission

Cerchiamo di migliorare il nostro quartiere, l’Appio Latino, utilizzando lo sport come mezzo sociale; attraverso questo progetto cerchiamo di aprire le porte a tutti coloro che vogliono poter giocare ma non hanno i mezzi per farlo. Questo ci permette di offrire loro un obiettivo concreto che sanno di poter raggiungere attraverso il duro lavoro e l'impegno. La riqualificazione di tutte le aree dismesse e abbandonate, grazie all'aiuto attivo di tutti i nostri consociati, permette alle persone di aumentare la coscienza sociale verso gli altri e verso l'ambiente.


3. Impatto sul territorio

Sono facilmente riscontrabili i benefici del progetto sulla Chiesa della "Natività di Nostro Signore

Gesù Cristo" e non solo. Il dato più importante è la crescita esponenziale delle persone che frequentano in maniera attiva la Chiesa stessa, l'aiuto spontaneo a tenere in ordine e sistemare ogni cosa che non funziona all’interno e fuori dal campo, come ad esempio l'ampia donazione da parte di tutti i genitori effettuata l'anno scorso per il rifacimento del campo; un altro impatto notevole è la nostra filosofia di insegnamento e di partecipazione al gioco, il CSI (Centro Sportivo Italiano) ci cita ad ogni riunione come un modello virtuoso da seguire, e questo, oltre a renderci orgogliosi, è un dato da non sottovalutare, considerata l'importanza di questo organo. La nostra collaborazione è attiva con tutti i progetti dell’A.S. Roma e con la sua Onlus Roma Cares, la quale ci usa come punto di riferimento per ogni tipo d’iniziativa solidale e a favore dell'educazione del rapporto tra genitori/figli nel momento dello sport. Grazie a questo progetto e al grande impegno dimostrato, l'Atletico Nativity, è stato premiato dal Vice-Presidente della A.S. Roma Mauro Baldissoni; la società è stata inoltre invitata allo stadio, assieme a tutti i ragazzi della scuola calcio, per l'ultima partita del calciatore Daniele de Rossi. L'Atletico Nativity, inoltre, dimostra un grandissimo impegno verso le persone fragili e con difficoltà, per questo nel suo Staff sono presenti una psicologa e un'assistente alla comunicazione alla lingua dei segni abituata a lavorare con la disabilità; avere queste figure professionali ha permesso ad alcuni bambini di sentirsi perfettamente integrati all'interno della squadra e non subire nessun tipo di esclusione. Grazie al nostro carisma siamo riusciti a creare una squadra Open che ha tra le sue fila i genitori stessi dei nostri atleti più piccoli, quindi il coinvolgimento attivo di tutti i genitori elimina quella barriera che si crea in tutte le società calcistiche: il concetto di Famiglia è in primo piano nel nostro progetto e ha un grande impatto sui nostri atleti e famiglie.


4. Obbiettivi raggiunti


Nel 2016 siamo partiti con soli 5 atleti ed un campo simile ad un parcheggio. Oggi possiamo contare sui seguenti numeri: 98 atleti divisi in sei squadre: • 1 squadra under 9 con 12 atleti • 2 squadre under 10 con un totale di 36 atleti • 1 squadra under 14 con un totale di 15 atleti • 1 squadra open con un totale di 15 atleti • 1 squadra di calcio a 8 partecipante alla serie B (la serie della squadra di Francesco Totti) con un totale di 20 atleti Staff: • Staff tecnico di 8 collaboratori • Una Segretaria e assistente alla comunicazione, con integrazione LIS (Lingua dei

Segni Italiana) • Dirigenza formata 10 membri • Un Grande Parroco

Carriera sportiva dell'Atletico Nativity: • 2016: 30 partite giocate in tutta la provincia • 2017: 130 partite divise su tre squdre (under 10, under 13, calcio a 8) • 2018: 200 partite giocate tra competizioni ufficiali csi e tornei sempre su 3 squadre • 2019: 180 partite, numero inferiore a causa dell’epidemia globale che ha costretto

tutti e tutto alla chiusura; Competizioni: • 2 campionati (C.S.I e Lega Calcio a 8) • Tornei extra-leghe ogni anno, come invitati; • Torneo estivo (Nativity Cup) della durata di due mesi e 28 partite Crescita esponenziale:

  • Corso “A scuola di Tifo” patrocinato dalla ONLUS A.S. Roma Cares

  • Sportello di Ascolto “Rispetta il tuo Campo” sensibilizzare i nostri atleti,e non, alla cura dello spazio utilizzato

  • “Sempre Terzo Tempo”, un piccolo rinfresco che offriamo sempre dopo ogni partita in casa, al fine di relazionarci con gli atleti delle altre squadre e instaurare con loro un rapporto sportivo sano e costruttivo

  • Se i genitori non rispettano le linee guida di “A scuola di Tifo” sono multati con l'obbligo di comprare un giocattolo da donare all'Ospedale “Bambin Gesù” di Roma.

  • “Dona tu che puoi” esortiamo i genitori a donare il sangue ogni qualvolta che possono oltre a farlo noi in primis.


5. Obbiettivi Futuri

Abbiamo deciso di proseguire come ora, ovvero a piccoli passi diretti sempre in avanti. Per il prossimo anno, è stato deciso di creare la prima squadra oratoriale di ragazzi autonomi con disabilità: creare questa squadra, che si allenerà naturalmente insieme agli altri atleti, aiutera i ragazzi ad imparare fin da subito che il diverso non è da evitare e che l’accettazione è parte fondamentale per una crescita sana.

Il motto che vogliamo trasmettere ai nostri ragazzi si riassume in: "lavorando duramente e credendo nei propri mezzi si possono raggiungere risultati eccezionali”.

Nei nostri interessi futuri, ricopre una funzione essenziale, la creazione di una sala polivalente, per permettere di portare avanti un programma che abbiamo in parte già iniziato a Marzo: durante questi mesi di lock-down, abbiamo creato delle video lezioni per tutti i nostri ragazzi per condividere momenti sportivi, di allenamento "a casa" e anche didattici; abbiamo infatti messo a disposizione, per chi lo ha richiesto, dei piccoli video didattici che trattavano argomenti spiegati a scuola, così da dare delle vere e proprie ripetizioni. Ovviamente è stato possibile fare questo in quanto abbiamo nel nostro team una persona qualificata, laureata in Scienze dell'Educazione e della formazione, nonché Assistente alla Comunicazione, formata quindi anche sulla disabilità. Ritornati a settembre in campo abbiamo ricevuto i complimenti da moltissimi dei genitori dei nostri atleti, che non si sono così sentiti abbandonati durante quei mesi terribili di pandemia. Visto il consenso riscosso abbiamo pensato: "Perché non concretizzare di più questa idea?"; alla base di tutto vogliamo mettere il verbo IMPARARE, senza alcun limite o barriera; per fare questo abbiamo pensato ad una sala polivalente, fornita di lavagna, sedie e banchi, una lavagna interattiva multimediale ed eventualmente un magazzino con materiale sportivo di base come tappetini e step; questo luogo può diventare un punto di riferimento per i bambini per studiare in tranquillità, apprendere, avere un aiuto compiti, supportati dall'educatrice del nostro staff secondo le esigenze e difficoltà di ognuno di loro. Inoltre, in Inverno, quando piove agli allenamenti, questo spazio polivalente può essere usato per approfondire gli aspetti più tecnici del calcio attraverso filmati e materiale visivo.

Pensare ai bambini è importante, ma non bisogna ovviamente tralasciare gli adulti: chi desidera praticare altre attività come aerobica, Yoga o Thai, può farlo in tranquillità in questo spazio polivalente che accoglie tutti. Quanto è bello immaginare una situazione così: gli atleti che si riscaldano in campo, pronti a dare il cambio ai loro papà che stanno per finire gli allenamenti. In tutto questo le mamme si rilassano nella sala polivalente, godendosi un'ora di relax nell'attesa che le attività di figli e mariti terminino. Un modo per includere tutti e rendere l'oratorio un luogo nuovo e orientato al futuro.

Stiamo lavorando duramente per farci promotori di una “Federazione Oratoriale” che sposi le idee dell’atletico Nativity/Appio. Il nostro modello, come avete potuto apprendere leggendo le pagine precedenti, ha fortissime influenze sociali, ovvero si reputa una grande famiglia che interagisce molto sia con i suoi atleti che con i rispettivi genitori; non siamo la classica scuola calcio-oratorio dove il ragazzo viene, passa qualche ora e poi se ne va, ma, grazie alla nostra capacità di coinvolgimento, a tratti anche innovativa, riusciamo a far si che ogni persona che passi dal nostro oratorio collabori in maniera attiva con tutte le attività ad esso connesse. Per citarvi qualche esempio, quest’anno abbiamo fatto una raccolta di giocattoli per i bambini di una casa famiglia. Molti genitori si sono organizzati per venire a darci una mano a pulire gli spazi comuni, a dipingere le pareti o pulire gli spazi che la parrocchia ci concede per farli diventare i magazzini con i palloni e il materiale sportivo. Possiamo definirci una grande famiglia, sempre aperta ad accogliere tutti.

Come ultimo obiettivo abbiamo in mente la costruzione di una degna segreteria, ovvero una casetta da giardino in legno, dove ricevere sia i genitori, sia dove poter accogliere le squadre rivali quando vengono a giocare da noi; il progetto si apre alla comunità e anche ai calciatori delle squadre contro cui giochiamo: ogni volta che una squadra avversaria viene a giocare alla Natività, facciamo sentire i loro giocatori come se fossero a casa loro, facendo terzi, quarti e anche quinti tempi dove tutti, dagli atleti, ai genitori, a noi dello staff, possano fare amicizia e collaborare. L'odio per le squadre rivali purtroppo ha raggiunti livelli altissimi, ma se si insegna il buon calcio e a rispettare l'avversario fin da piccoli, si possono crescere dei ragazzi validissimi, sia come giocatori che come persone. Se ci siamo riusciti ora a trasmettere questi insegnamenti stando all’aperto, attrezzati come abbiamo potuto, figuratevi se avessimo un luogo adatto tutte le attività che si potrebbero fare per la comunità!

Inoltre vogliamo incrementare la nostra potenza comunicativa verso l’esterno: ora più che mai è importante mostrare che un’altra idea di calcio esiste ed è possibile: abbiamo creato il nostro sito Internet in cui abbiamo inserito tutto, la nostra storia, la modulistica, l’agenda che informa gli atleti circa gli impegni settimanali e le partite, i riferimenti per poterci seguire sui social o contattarci per qualsiasi domanda; in futuro realizzeremo un piccolo giornaletto creato dai nostri ragazzi, occasione in cui possano cimentarsi nella scrittura e accrescere o scoprire una nuova passione. Per concludere, grazie ad un importante accordo stretto tra un genitore e il rappresentante dell'Atletico Nativity, Francesco Colnaghi, abbiamo avuto modo di donare alla chiesa della Natività un campo in erba sintetica di ultima generazione.



6. Presentazioni lavori necessari


Questo progetto parla molto dell’area sportiva della Natività ma coesistiamo negli stessi spazi con altre realtà che beneficiano già ora delle migliorie apportate e sicuramente di quelle che vogliamo apportare. Stiamo crescendo in maniera esponenziale ogni anno di più e il poter mettere in sicurezza il campo è una delle nostre priorità (oltre a renderlo più agevole per le varie attività che vengono svolte). I costi di tali ammodernamenti sono contenuti, con il progetto dei lavori nel secondo fascicolo allegato a questo progetto. Passiamo quindi agli interventi necessari:

  1. Rifacimento delle reti che circondano il perimetro. Purtroppo le reti del campo sono fatiscenti e di ferro arrugginito. La nostra idea e di sostituirle con reti tessute in polipropilene ad altà tenacità, di colore verde e aventi maglia cm 10X10 e diametro 4mm, esse possiedono una resistenza all’usura del tempo.

  2. Rifacimento di un bagno, ora fatiscente, rendendolo un piccolo spogliatoio con doccia. Utilizzando la cubatura già esistente di un bagno molto fatiscente, possiamo trasformarlo in un piccolo spogliatoio con doccia e bagno. Così facendo possiamo permettere ai nostri ragazzi di cambiarsi in uno spazio adatto e non usare le aule del catechismo.

  3. Circondare il perimetro con dei materassi antinfortunistici di sicurezza. Il campo della Natività sorge tra tra varie palazzine, quindi è circondato dai muri. Questi muri sono particolarmente pericolosi se non coperti in maniera adeguata, sia quando si gioca a calcio sia durante il GREST e si realizzano le altre attività.

  4. Realizzazione di una sala o più sale, polivalenti con proiettore, banchi e se possibile una lavagna Interattiva Multimediale. Questa sala serve per tutte le realtà che esistono alla Natività, e come descritto in precedenza può portare dei benefici notevoli a tutta la comunità che desidera utilizzarla.

  5. Rifacimento dei box attorno al campo. La riqualificazione dei box serve per la messa in sicurezza dell’area adiacente al campo. Questi box sono utilizzati come magazzini per il materiale della scuola calcio e degli scout, quindi sono utilizzati moltissimo.

  6. Rendere la zona accessibile per le persone con disabilità grave. Noi abbiamo un allenatore in sedia a rotelle e lui, con grandissimo sacrificio, cerca di venire tutte le volte che può. Grazie a queste modifiche si eliminerebbe un grosso ostacolo perché non è giusto che ci siano barriere.

  7. Montaggio di una casa in legno per aumentare gli spazi di lavoro e collaborazione.

  8. Implementare le luci del campo.


7. Conclusioni

Il costi annuali del progetto, nella sua interezza, è di circa € 18.000,00.

In cosa consistono?

‐ Iscrizioni ai campionati;

‐ Costo partite;

‐ Tesseramanti;

‐ Assicurazioni;

‐ Materiale da gioco (Kit sportivi);

‐ Materiale Tecnico (Attrezzatura);

‐ Manutenzione campo;

‐ Promozione di Tornei Estivi.


8. Conclusioni

Credo che ci sia veramente poco da aggiungere a quanto scritto, ma una richiesta mi sento di

farvela: abbiamo bisogno di un aiuto più importante di quello dato fino ad ora: come ho illustrato in questa relazione, l'Atletico Nativity è una realtà solida e ben consolidata sul territorio, ma come dimostrato dai costi di gestione, che sono fatti in maniera oculata e attenta, una grossa parte dei costi ricade sul Presidente, ben felice di contribuire, ma che, dato il grande apporto di questa realtà, necessiterebbe di un aiuto più concreto per il continuo svolgimento delle attività. Infine, teniamo a precisare che nel costo annuale del progetto, sono presenti solo i costi vivi per ciò che serve di concreto -kit, materiale etc.-, senza però menzionare il capitale umano, quindi tutto il tempo che le persone mettono a disposizione per il progetto, affinché tutto funzioni correttamente. Queste persone lavorano in maniera del tutto gratuita e, se volessimo conteggiare il tempo che offrono al progetto, i costi aumenterebbero di molto. Il nostro obiettivo, dandovi questa informazione, non è chiedervi un rimborso spese, ma sottolineare, senza dimenticarlo mai, la mole di lavoro e il tempo dedicato a questo progetto; perchè sono le persone a far diventare grande un’idea, non il contrario.

Cordiali Saluti



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